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Motociclismo 28/02/2020 13:14

E’ scattata la 33esima edizione del mondiale Superbike, la più eccitante degli ultimi anni

PHILLIP ISLAND –Si è aperta la 33esima edizione del mondiale Superbike, sull’ottovolante di Phillip Island in Australia. Erano anni che le maxi moto derivate dalla produzione di serie non vivevano un clima così eccitante. Il ritorno ufficiale della Honda, dopo 17 anni di stop e novità quali la presenza dell’inglese Scott Redding sulla Ducati hanno ridato slancio ad un Campionato che da anni soffriva il dominio incontrastato del nordirlandese Jonathan Rea. Il fuoriclasse della Kawasaki ha 32 anni, ha dominato il pre Campionato inclusi i test sullo stesso circuito sul quale si apre la corsa al titolo iridato. Tirarlo giù da piedistallo non sarà semplice, ma in tanti ci proveranno.

GLI SFIDANTI

Il più determinato è Scott Redding, 27 anni britannico, ex MotoGP che sulla Ducati ha preso il posto dell’imprevedibile Alvaro Bautista, passato quest’anno alla Honda, dopo aver gettato alle ortiche, per questioni contrattuali, il mondiale 2019 che a metà della scorsa stagione sembrava in cassaforte. La Ducati è a digiuno dal lontano 2011 (vinse Carlos Checa ndr), le aspettative sono enormi, ma a Redding che ha un carattere pazzoide non sembrano pesare. «E’ inutile nascondersi, siamo qui per vincere» ha dichiarato alla vigilia per punzecchiare Rea.

«La Ducati Panigale V4 R mi da ottime sensazioni e ho una squadra straordinaria alle spalle. In carriera non ho mai avuto una situazione così promettente, vincere il mondiale sarebbe fantastico». Redding ha conquistato il primo GP a soli 15 anni, in 125cc nel 2008 a Donington Park. In Moto2 si è scontrato con Marc Marquez («a quei tempi lo odiavo- spiega-») e in 5 anni di MotoGP con Honda e Pramac Ducati è finito 2 volte terzo. Il disastroso 2018 con Aprilia lo aveva portato a un passo dal ritiro. «L’anno scorso ho accettato di ripartire dal Campionato britannico SBK con la Ducati e ho vinto al primo colpo. Ma soprattutto ho ritrovato fiducia e desiderio di correre». Contro Jonathan Rea sarà durissima, «l’ho studiato bene, è un pilota fantastico. Per batterlo bisogna fare come lui, andare forte e non sbagliare mai».

IL TURCO

Il terzo incomodo sarà lo spericolato Toprak Razgatlioglu, rivelazione 2019 da pilota del team satellite Puccetti Kawasaki. Il 23enne corre con l’ambiziosa Yamaha con l’idea di guadagnarsi a suon di vittorie il passaporto per la MotoGP.

MINE VAGANTI

La BMW è andata fortissimo nei test con l’ex iridato Tom Sykes. Poi c’è Loris Baz, altro ex pilota top class che guiderà una moto satellite Yamaha. Redding ha già fiutato l’aria: «In pista quest’anno sarà rissa continua e io voglio esserci in mezzo».

SUPERSPORT

Nella classe cadetta occhi puntati su Andrea Locatelli che ha lasciato la Moto2 per approdare al team ravennate Bardhal Evan Bros. Yamaha, poi c’è il Campione del mondo uscente Randy Krummenacher passato da Evan Bros. alla MV Agusta Reparto Corse. Possibile sorpresa il millenial Manuel Gonzalez, il più giovane Campione del mondo della storia che corre con il team varesino ParkinGO Kawasaki.

CALENDARIO

1 marzo Australia Round; 15 marzo Qatar Round; 29 marzo Spagna Round; 19 aprile Olanda Round; 10 maggio Italia Round; 24 maggio Aragona Round; 14 giugno Riviera di Rimini Round; 5 luglio Gran Bretagna Round; 2 agosto Germania Round; 6 settembre Portogallo Round; 20 settembre Catalogna Round; 27 settembre Francia Round; 11 ottobre Argentina Round.

 

Stefano Bergonzini

Stefano Bergonzini
direttore responsabile

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