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Lifestyle 06/12/2022 15:17

Osteria del Viandante, quei 45 gradini che ci separano dal "Paradiso della gola" nel cuore della MotorValley

RUBIERA- L’Osteria del Viandante è un indirizzo gastronomico molto alla moda in questo momento per chi si trovi a transitare nell’area della MotorValley, si trova  a Rubiera, città di confine tra Modena e Reggio Emilia, a soli 15 chilometri dalla Casa natale di Enzo Ferrari. Così lo descrive il grande critico gastronomico Edoardo Raspelli. «Sono 45,ed anche un poco faticosi ma quei 45 gradini che farete a piedi (l’ascensore non esisteva allora quando l’hanno costruito, non esiste ora che sono passati mille anni perché per tre volte gli hanno respinto i progetti) ma quel ripido scaleo vi porterà in un Paradiso della gola: era già buono prima, ma ora con la nuova (singolare) proprietà e con la squadra quasi del tutto rinnovata de L'Osteria del Viandante si stanno scalando i vertici».

 

Siamo nella terra del Lambrusco e dei motori a 12 cilindri, nel cuore del Parmigiano Reggiano e degli allevamenti delle Vacche Rosse. La Piazza principale di Rubiera si apre davanti ai vostri occhi con questo immenso fantastico indimenticabile torrione che si sta riportando a nuova vita. Un noto abitante della piccola città, Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci, ha realizzato il sogno della sua infanzia ed è riuscito nel suo progetto di rivitalizzare questo mausoleo.

 

In cima ai gradini trovate un elegante raffinato caldo ambiente da sogno con alcune salette splendidamente affrescate ed arredate, con la precedente cucina trasformata ora in funzione sala ristorante ed affacciata da grandi vetrate sulla piazza. Nella sua balconata è meraviglioso mangiare nella bella stagione.

 

Dopo le tre ghiotte ed originali sfiziositá del pre antipasto non perdete assolutamente l’osso con il suo midollo gratinato. Non è un piatto ma un’“esperienza antropologica”: il nuovo grande ed umile chef, Jacopo Malpeli, per renderlo meno stucchevole ci ha aggiunto una piccola tartara di carne di Razza Bovina Piemontese (dei Cazzamali, di Romanengo, Cremona) e un nulla di caviale italiano (Adamas, allevamento di Pandino, Cremona).

 

Poi potreste passare alla originale deliziosa terrina di fegato grasso (prodotto sostenibile, gli animali non hanno subìto il gavage, ovvero l’ingozzamento forzato) poi i perfetti plin di anatra (superfluo l’Aceto Balsamico Tradizionale), il meraviglioso savarin di riso “alla Cantarelli”, il fantastico piccione, il perfetto ganassino di vitello di Razza Bovina Piemontese.

 

Tra i dessert c’è il classico gelato alla crema. In cantina, Mauro Rizzi ha messo di tutto.

 

Grande posto, grande cucina e prezzi di conseguenza: menu degustazione ad 80 o 120 euro, pranzo medio completo alla carta con 120-140 euro.

 

Alessandra Selmi

Alessandra Selmi

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