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Automobilismo 14/06/2018 10:01

Nasce la divisione unica Alfa Romeo- Maserati, la nuova Alfieri sarà costruita a Modena

MODENA – La fabbrica di Viale Ciro Menotti a Modena, protagonista della storia dell’automobile dal 1937 ad oggi non diverrà un museo ma continuerà a sfornare veicoli di gran classe, adeguati al futuro della mobilità. Il piano industriale presentato da Sergio Marchionne agli azionisti Fiat Chrysler Automobiles all’autodromo Balocco ha fatto emergere novità di notevole interesse per il Tridente. Due le notizie annunciate presso la pista test vercellese, la prima è la sempre maggiore integrazione tra Maserati e Alfa Romeo, di fatto già operativa da anni, con il polo tecnologico Alfa Romeo-Maserati Development di Via Crispo Sallustio che ha sviluppato i modelli di successo Giulia e Stelvio. L’altra è la scelta di assegnare a Modena la produzione della nuova Alfieri. Una vettura bellissima, presentata come concept car (foto) nel 2014 al MEF Museo Enzo Ferrari, in onore ai 100 anni Maserati e ora destinata a sostituire la elegantissima GranTurismo, sfruttando tre tipi di motorizzazione: endotermico a benzina, ibrido plug in ed elettrico. Maserati e Alfa Romeo rimarranno societariamente separate ma saranno considerate un unicum dal punto di vista dei report finanziari, in grado di fare numeri temibili per la concorrenza tedesca.

Oltre alla Alfieri, che nella mente di Marchionne dovrà rivaleggiare per bellezza e contenuti con la americana Tesla, sarà realizzato un grande SUV, di dimensioni maggiorate rispetto al Levante, da produrre a Mirafori o a Grugliasco, gli altri due stabilimenti della Casa dove attualmente si producono Levante e Quattroporte. L’obiettivo è di arrivare a 100.000 Maserati annue, tirature incredibili per un marchio che nel non lontanissimo 2008 festeggiò con grande orgoglio le 8.500 vetture interamente prodotte in Ciro Menotti. Una fabbrica romantica, dove ancora oggi ogni giorno verso l’ora di pranzo si svolge la bellissima e unica cerimonia della consegna delle chiavi e dell’auto nuova a clienti di tutto il mondo.
 

La svolta di Marchionne, che nella primavera 2019 lascerà FCA è stata netta. Tutta la produzione italiana sarà concentrata sui modelli di lusso e sui SUV. Il manager canadese in questo suo ultimo anno dovrà fornire le linee guida in tema di automazione della guida, guida autonoma e sfida del passaggio alla propulsione elettrica. I motori a benzina saranno prodotti a Maranello dalla Ferrari SpA, con una sinergia che funziona ottimamente dagli anni del gruppo Ferrari-Maserati messo in piedi da Luca Cordero di Montezemolo per rilanciare il Tridente. Per quanto riguarda l’Alfieri elettrica, le prime notizie parlano di un coupè in grado di progredire da 0 a 100 Km/h in meno di due secondi e di superare la velocità dei 300 Km/h. Il nuovo SUV avrà anche una versione “Trofeo” più cattiva e in grado di fronteggiare direttamente con le famose macchine fuoristrada di Stoccarda.

Tutte le vetture elettriche saranno denominate “Maserati Blue”, una gamma che comprenderà Alfieri, Levante e la nuova Quattroporte, che sarà la settima di una lunga e fortunata serie di automobili comode ma potenti. In grado di trasportare personalità come Sandro Pertini ma anche belle donne come Monica Bellucci e Kate Moss e vip di tutto il mondo che hanno preferito il rombo sexy delle macchine di Modena ad altre lussuose e blasonate auto. Perpetuando il mito di una terra che va dalla Piacenza dei fratelli Maserati alla Rimini della Bimota e che non ha eguali al mondo.

Stefano Bergonzini

Stefano Bergonzini
direttore responsabile

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